Timo

timo al limone a foglia variegata

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Le virtù del timo sono legate alla presenza di un particolare fenolo: il timolo, potente antisettico, antispasmodico e vermifugo.
Le sue proprietà antisettiche sono conosciute sin dall’antichità e nell’Herbario novo, un saggio rinascimentale sulle piante medicinali, il timo veniva consigliato, cotto nel vino, per combattere l’asma e le infezioni della vescica. Inoltre, fino al primo dopoguerra, la maggior parte dei disinfettanti più diffusi era a base di timo.

Potente digestivo e carminativo, è efficace contro le infezioni alle vie urinarie e le infiammazioni dell’apparato respiratorio ed è un ottimo rimedio contro tosse, asma, bronchite e raffreddore per le sue proprietà balsamiche e fluidificanti.
Le caratteristiche aromatiche del timo sembrerebbero utili per contrastare il mal di testa.
A livello topico è un buon disinfettante della pelle e stimola la circolazione sanguigna svolgendo un’energica azione defatigantesul viso. 
E’ molto efficace anche nel trattamento dei capelli particolarmente grassi: aggiungere qualche goccia di olio essenziale ad uno shampoo neutro può riportare alla normalità il livello di sebo sulla cute.
Mentre decotti e infusi sono usati per detergere piccole ferite e per disinfettare il cavo orale, una tisana di timo è utile in caso di tosse o per favorire la digestione.

Per preparare una tisana basterà lasciare in infusione 2 grammi di foglie di timo essiccate in 200 ml di acqua bollente per una decina di minuti.

Il timo in cucina è molto apprezzato sia per le qualità organolettiche che per l’effetto digestivo. 
Si sposa bene con molti cibi come carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, oli e aceti aromatici.
Usato anche per profumare vini e preparare liquori (ad esempio il Benedictine), il suo infuso è un ottimo sostituto di tè o caffè.

A differenza di ciò che accade ad altre spezie, il timo non perde il suo aroma dopo l’essiccazione, anzi, il suo profumo risulta più intenso, come avviene anche per l’origano e il rosmarino.

Si trova in diverse miscele di spezie come nelle famose erbe di Provenza, molto utilizzate nella cucina francese, nella zahtar, miscela giordana nella quale il timo è la spezia principale, e nella dukka egiziana, dove si accompagna al cumino e al coriandolo.

Utilizzato dall’epoca degli Antichi Egizi per l’imbalsamazione, il timo era molto apprezzato in Grecia, dove il miele di timo era considerato una prelibatezza, e nell’Impero Romano dove i soldati si cospargevano di acqua e timo convinti  che questa pianta infondesse coraggio e vigore (il nome deriva dal greco e significa “coraggio”).
 Nel Medioevo se ne poneva un rametto sotto il cuscino un rametto per tenere lontani gli incubi e le dame erano solite ricamare sulle insegne dei cavalieri delle piante di timo come segno di buon auspicio.

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